Un biocomposito vegetale prodotto con gli scarti della canapa

La ricerca e la sperimentazione nel campo della produzione di nuovi materiali eco-sostenibili è sempre in crescita. La realtà in cui spesso nascono le nuove start-up ha una matrice improntata su principi di tutela e salvaguardia ambientale. Kanèsis, un’associazione nata ai piedi dello stivale, non ne è un’eccezione. E’ in Sicilia infatti, terra legata alle risorse naturali dell’agricoltura, che due giovani ragazzi hanno fatto di un loro sogno una piccola realtà imprenditoriale. Il nome Kanèsis nasce dalla fusione tra canapa e kinesis che in greco vuol dire movimento. Kanèsis ha realizzato il primo biocomposito interamente vegetale derivante dagli scarti di lavorazione della canapa industriale.

Il biocomposito HempBioPlastic (HBP) è più performante meccanicamente rispetto alla bioplastica tradizionale essendo più leggero e presentando una resistenza alla trazione migliorata del 30 %. Inoltre, non necessitando di alte temperature per la lavorazione, consente un minor dispendio energetico e riduce l’impatto ambientale.

La prima applicazione del biocomposito è un filamento per stampa 3D che per le sue venature ricorda il colore del legno, variabile al variare della temperatura di estrusione.

Tuttavia, il filamento in canapa è solo il primo di una serie di prodotti con biomasse di scarto che Kanèsis ha intenzione di produrre. L’idea è che ogni filamento sia diverso per finitura e colore, a seconda del prodotto di scarto utilizzato: nel caso dell’arancia sarà arancione, ginestra giallo, carciofo verde.

Quest’idea ben si sposa con la filosofia di Kenèsis: fare della coltura la nuova economia. Gli agricoltori rappresentano il primo anello di una catena economica che parte dalle biomasse e dagli scarti agricoli (con lo scopo di ridurre il problema dello smaltimento) per arrivare alle numerose applicazioni di oggettistica in design o packaging alimentare.

Attualmente il limite che ostacola lo sviluppo di questo processo di produzione del biocomposito è di tipo economico e logistico: esistono solo due stabilimenti in provincia di Torino in grado di processare (in gergo decorticare) le bacchette di canapa che è ciò che rimane dopo aver mietuto le cime e utilizzato i semi per fini alimentari.

In un futuro targato Kanèsis c’è la speranza di abolire l’utilizzo del PET, il materiale di cui si compongono le bottiglie di plastica?

fonte: www.kanesis.eu/it/



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