Polipropilene coestruso biorentato

Il Polipropilene coestruso biorientato, a differenza di quello cast, è utilizzato per ottenere spessori più sottili pur mantenendo intatte le caratteristiche di rigidità: questo tipo di polipropilene ha, infatti, una rigidità attestata tre volte superiore a quella del polipropilene cast e otto volte a quella del polietilene.
Il processo di biorientazione avviene a temperature altissime, vicine al punto di fusione del film plastico, ed eseguito in due fasi distinte di “stiro”: prima in senso longitudinale e, successivamente, in senso trasversale.
Oggi, quest’area di produzione è in costante sviluppo per la produzione dei packaging, grazie alle sue estreme qualità di trasparenza e brillantezza, superiore anche a quella (già eccellente) del polipropilene cast.

Il motivo della sua grande diffusione, oltre che dovuto alle ottime caratteristiche del prodotto, è dato anche dall’abbattimento dei costi di produzione: il processo di lavorazione, migliorato grazie alle innovazioni tecnologiche degli anni 80, ha permesso di estrudere più strati di materiali contemporaneamente, abbattendone così i costi.

I films di polipropilene coestruso biorientato rappresentano la scelta più conveniente per l’imballaggio flessibile, sia di prodotti alimentari (in particolar modo per i prodotti da forno) che di prodotti non alimentari che ne richiedono comunque un involucro resistente e isolante.

Si caratterizza per le spiccate qualità di scivolosità e per una particolare resistenza al graffio. Quest’ultima particolarità lo rende un film ideale per le lavorazioni che ne prevedono la stampa, conferendone un ulteriore valore aggiunto.

Il prodotto lavorato finito si presenta rigido, per niente elastico, benché queste non siano caratteristiche che ne pregiudichino il suo utilizzo, indicato soprattutto per alimenti di natura solida.

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